Dott.ssa Micaela Falleri
Psicoterapeuta, assiste persone con disordini alimentari tra i quali anoressia, a Treviso
Anoressia a Treviso
La dr.ssa Falleri segue casi di Anoressia a Treviso
La dott.ssa Micaela Falleri tratta disturbi alimentari e casi di Anoressia a Treviso nel suo studio.
È iscritta all'Ordine degli Psicologi (albo della regione Veneto) con numero di iscrizione 3778.
Anoressia a Treviso
L'Anoressia nervosa appartiene ai disturbi del comportamento dell'alimentazione ed è caratterizzata nel tempo dalla riduzione o limitazione dell'assunzione di cibo.
L'immagine corporea viene ad essere deformata dalla
ricerca spasmodica della magrezza.
Le persone colpite da Anoressia si vedono grasse e per questo
inaccettabili a se stesse, fino a negare anche il
proprio dimagrimento eccessivo.
Questo comportamento si manifesta il più delle volte di nascosto:
le persone affette da anoressia si rifiutano di assumere i pasti
in compagnia di familiari e in pubblico.
Si assiste generalmente ad una riduzione dei rapporti sociali, soprattutto nella qualità della relazione con gli altri (dalla scuola al lavoro sino ai familiari).
Una volta, una ragazza che soffriva di Anoressia a
Treviso nel mio studio mi disse:
«... invidio chi è sincero con se stesso, in quanto
io con me stessa sto solo mentendo, ripetendomi di essere
forte... basta un soffio, uno sguardo, una parola,
un respiro per buttarmi a terra».
L'esordio avviene più frequentemente tra i 10 ed i 30
anni e, come dicono le ricerche, è dalle 10 alle 20 volte
più frequente nelle donne rispetto agli uomini.
Si manifesta una svalutazione del corpo ed una iper-valutazione
della prestazione mentale.
Le persone anoressiche infatti sono molto capaci sul piano
cognitivo e hanno prestazioni ottime a scuola o nel lavoro.
In parallelo a queste esterne performance, internamente
vi è un aumento delle paure:
Paziente: «... ho paura di deludere le aspettative
anche se so che dovrei fregarmene del giudizio degli altri... ho
paura di sbagliare... ho paura di essere inadatta... anche di parlare.
Se qualcuno mi chiede cos'ho, rispondo: "niente", lo dico scocciata.
In realtà ho un mondo sommerso di domande senza risposta, che ormai
conosco a memoria senza neanche averle studiate».
Anoressia a Treviso:
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